Farmo nasce sotto la guida di Remo Giai nel 2000 con lo scopo di costituire un centro di riferimento per l'alimentazione specializzata, volta al mondo dell’intolleranza al glutine e della celiachia. L’azienda scelse di puntare su un settore all’epoca ancora poco esplorato e poco conosciuto: una scommessa vincente, perché da allora la domanda dei prodotti senza glutine è aumentata di anno in anno.
Da allora, Farmo è cresciuta sviluppando competenze tecnico-scientifiche nel settore della ricerca applicata con la finalità di sviluppare e produrre alimenti con elevate caratteristiche nutrizionali e organolettiche, specificatamente mirate al mondo del gluten free. Il successo dell’attività ha comportato l'acquisizione dello storico stabilimento di Lavezzola (Ravenna) dedicato esclusivamente alla produzione di pasta gluten free. E la crescita da allora è stata senza sosta. L'anno 2010 rappresenta la svolta strategica, grazie alla realizzazione del primo sito produttivo, a Casorezzo (Milano), destinato alla produzione dei prodotti da forno e ai mix di farine speciali gluten free.
Ha così inizio la fase di espansione dell’attività industriale. Concentrata inizialmente sul mercato Italiano, l’attività si estende al mercato internazionale. Per sostenere lo sviluppo del business, nasce “FarmoNext”, impianto produttivo inaugurato nel 2016 e dedicato interamente alla produzione di pasta senza glutine. Questo secondo stabilimento ha consentito di passare “da 1.000 kg di pasta al giorno a 1.000 kg all’ora” - ci spiega Francesca Rognoni, responsabile marketing - “per un mercato che ha risposto e per una clientela oggi internazionale”. Perché oggi Farmo produce per la propria etichetta, ma anche per grandi marchi della distribuzione USA e Canada, oltre che per le più note catene italiane.Un pastificio tecnologico ed altamente automatizzato, ma, accanto ad esso, un laboratorio dove l’intensità del fattore umano è indispensabile, quando si producono oltre 200 tipi di prodotti diversi. E dove, accanto alla produzione, si gestiscono attività di ricerca e sviluppo, che sperimentano materie prime e nuove lavorazioni, e la formazione sul campo, sia degli addetti della Farmo, sia degli attuali e futuri protagonisti della ristorazione tout court, gli chef. Perché obiettivo dell’impresa è, da un lato, rivolgersi con i propri prodotti non solo al pubblico “con bisogni speciali” come le persone affette da celiachia, ma a chiunque, offrendo una gamma di prodotti sempre più vasta. Dall’altro - e qui il territorio della ristorazione è quasi inesplorato - promuovendo l’idea che il gluten free, quando si cena fuori casa, possa essere un’esperienza curiosa, nuova ed appagante. L’ “Academy” dell’azienda è nata per questo, così come i progetti di ospitalità rivolti ai ragazzi delle scuole alberghiere. Senza dimenticare tra le attività strategiche, la partecipazione “ad almeno una grande fiera dell’alimentare al mese, in giro per il mondo: una grande occasione di apprendimento su come, in paesi diversi dal nostro, si producono, si acquistano e si consumano prodotti alimentari”. Per farne tesoro ed orientare la diversificazione e l’innovazione che l’azienda persegue costantemente.